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Sviluppo del gattino

 

 

Fasi dello sviluppo del gattino

-Riflessi primari

 Il riflesso di intrusione è la tendenza a spingere la testa e il naso sotto qualsiasi cosa calda. In questo modo, il gattino trova più facilmente le mammelle.

  1.  Il riflesso di suzione consente al gattino di suggere senza alcun insegnamento.
  2.  Il riflesso perineale determina l'emissione di feci ed urine al leccamento delle regione ano-genitale. Questo riflesso può essere indotto nei gattini orfani massaggiando la regione con un panno caldo e umido.
  3. il riflesso di portage, l'immobilizzazione del gattino quando è sollevato per la cute del collo. Consente alla mamma di spostare rapidamente i gattini in caso di pericolo.

 -Socializzazione del gattino

 Ancor più del cane, il comportamento del gatto dipende dalle sue condizioni di crescita, a partire dalla vita nel ventre materno fino al momento del distacco, che avviene all’età di due mesi. Nel corso di queste settimane, si succedono quattro periodi, durante i quali i gattini acquisiscono le basi del loro comportamento.

Il veterinario deve consigliare al meglio gli allevatori e i proprietari in base all’età del gatto, in quanto un ambiente favorevole contribuisce alla buona integrazione del gatto nella futura famiglia E previene alcuni disturbi comportamentali.

 Periodo prenatale, ossia la vita nell’utero materno

I gattini sono sensibili agli stimoli tattili che avvertono attraverso l’addome materno durante il secondo mese di gravidanza e si abituano progressivamente. E’ quindi opportuno accarezzare il ventre della madre per ridurre la sensibilità tattile dei futuri gattini, che potranno così accettare più facilmente il contatto con l’uomo. Gli ultimi studi condotti su questo periodo di vita hanno dimostrato che se la mamma è sottoposta a stress incide negativamente sullo sviluppo cerebrale dei gattini.

 Il periodo neonatale, ossia i primi dieci giorni di vita

 Il periodo neonatale inizia il giorno della nascita, dura circa dieci giorni e si conclude con l’apertura degli occhi. Fino all'età di cinque giorni, i gattini sono ciechi, completamente sordi e si muovono solo per reptazione. La mamma si allontana solo per mangiare o per sporcare e costantemente li riscalda (non sono in grado di mantenere costante la temperatura corporea), li alimenta (grazie ai riflessi di intrusione e di suzione), li protegge (in ogni caso, attenti alle aggressioni materne), li tranquillizza e li stimola a urinare e defecare (riflesso perineale). Accarezzate dolcemente il gattino, se possibile con il consenso della gatta. In ogni caso, nei giorni immediatamente successivi al parto, è meglio lasciare la gatta a i suoi gattini tranquilli, per favorire il consolidamento del rapporto madre-figli (almeno per 48 ore). Se il gattino è orfano, è fondamentale allattarlo e riscaldarlo, stimolare il riflesso perineale dopo la poppata e occuparsi di lui come una vera e propria mamma.

 Periodo di transizione

 Questo periodo inizia all'apertura delle palpebre, intorno al nono giorno, e termina quando compaiono i riflessi dell'orientamento uditivo e visivo, poco dopo le due settimane di vita. I gattini si reggono in piedi, iniziano a camminare, escono dal nido ed esplorano il mondo circostante, sempre tenendo come riferimento la loro mamma. Il gattino vuole scoprire il mondo e quindi, è necessario fornire i giusti stimoli visivi, tattili e sonori. In questo periodo, i gattini sono estremamente legati alla loro mamma, ne memorizzano le caratteristiche (odore, forma, voce ecc.) e iniziano la socializzazione intraspecifica. In questo modo capiscono di essere gatti e che un giorno, dovranno trovare un partner della loro stessa specie (processo d'apprendimento). Si consiglia di toccare i gatti quotidianamente (da cinque a quaranta minuti), non separarli dalla mamma e arricchire l'ambiente, per abituarli agli stimoli sensoriali che caratterizzeranno la loro vita da adulti.

 Il periodo della socializzazione

 Inizia verso la seconda settimana, dura fino al secondo mese di vita e termina con il distacco. E' il periodo più importante della vita di un gattino, in quanto influenzerà il suo comportamento da adulto.

 Lo svezzamento

 A poco a poco, la gatta si allontana sempre più spesso dal nido e quando i gattini hanno un mese di vita tende a non allattarli più. Accondiscende ancora alle loro richieste, ma si allontana prima che la poppata sia finita. Quindi alla quarta o quinta settimana di vita i gattini iniziano a mangiare cibo solido e a bere acqua o latte dalla ciotola. All'età di sette settimane lo svezzamento si conclude, anche se alcune gatte continuano ad allattare i loro gattini fino a tre o quattro mesi.

 Il concetto della pulizia

 All'età di tre o quattro mesi il gattino osserva la mamma e impara a fare i bisogni lontano dal nido e dal luogo in cui mangia. A poco a poco, osservandola, inizia a scavare il terreno e a coprire feci e urine. Il concetto di pulizia sarà perfettamente acquisito alla settima settimana di vita.

 Il perfezionamento delle capacità motorio-sensoriali

 Il gattino è attratto da tutto ciò che è nuovo e stimola i suoi organi sensoriali. Non registra solo la natura dello stimolo ma anche la sua intensità. Per ogni canale sensoriale e ogni tipo di stimolazione, il gattino fissa una soglia e in base ad essa valuta gli stimoli che riceve. Al di sotto di questa soglia, considera lo stimolo normale; al di sopra, lo ritiene anormale e quindi si impaurisce. E' importante che gli stimoli del periodo di socializzazione siano il più possibile a quelli che il gatto avrà da adulto.

 L'apprendimento della comunicazione della specie felina

 Questo tipo di apprendimento avviene in gran parte con il gioco. I gattini devono acquisire e fissare i segnali visivi, sonori, olfattivi e tattili . Il gattino deve quindi crescere a contatto con gatti adulti in grado di parlare il linguaggio “felino”; in caso contrario la socializzazione interspecifica sarà insufficiente e di conseguenza non sarà in grado di integrarsi con altri simili. Il comportamento relazionale e sessuale di un gatto mal socializzato è spesso alterato.

 L'acquisizione dell'autocontrollo

 All'età di cinque settimane, i gattini acquisiscono l'autocontrollo. Imparano a moderare la loro foga, a controllare l'intensità dei morsi e soprattutto a retrarre le unghie quando giocano con i loro simili o con la madre. E' fondamentale non separare i gattini dalla madre e dai fratelli prima della settima settimana di vita. Quando la separazione è inevitabile, il gattino dovrebbe crescere con un gatto adulto, che provvederà a indirizzarlo ed a punire i suoi comportamenti scorretti.

 La socializzazione interspecifica

 A partire dalla seconda settimana di vita, i gattini sono attirati da qualsiasi essere vivente, indipendentemente dalla specie, e cercano continuamente un contatto con lui. E' la fase dell'attrazione. A poco a poco, familiarizzano con loro, ne apprendono le caratteristiche e li considerano amici. Tuttavia all'età di due mesi, non sono più attratti dalle novità ed entrano nella fase di distacco, meglio nota come fase dell'avversione. Non sono più in grado di socializzare con nuove specie; al massimo possono accettare qualche individuo. Questa neofobia caratterizzerà tutta la vita del gatto, di conseguenza è opportuno far conoscere al gattino tutti gli animali possibili (che potrà incontrare da adulto), tra le due e le otto settimane di vita. Questo principio vale anche per la specie umana; tuttavia, doto che questa annovera individui estremamente diversi, il gattino non riesce a capire che tutti appartengono alla medesima specie. Quindi bisognerebbe farlo interagire con persone estremamente diverse tra loro compresi i bambini. E' importante far riprodurre solo le gatte ben socializzate con le persone, perchè i gattini, imitando la madre, avranno maggiore confidenza con gli “umani”.

 L'isolamento

 Le gatte sistematicamente, mettono in pratica l'isolamento. Il distacco ha inizio al momento dello svezzamento, all'età di circa quattro settimane e passo dopo passo, diventa totale a due o tre mesi. A questo punto il gattino è autonomo e se lasciato a se stesso è in grado di sopravvivere. Quindi, quando un gattino entra a far parte di una famiglia, ha già superato la fase di isolamento. I gattini allattati al biberon o separati troppo presto dalla mamma si possono legare fortemente alle persone che se ne prendono cura e se non li si isola potrebbero andare incontro alla cosiddetta “ansia di separazione”.

Lo sviluppo del gatto avviene quindi fondamentalmente nei suoi primi due mesi di vita.