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Sterilizzazione del gatto

La sterilizzazione nel gatto permette di raddoppiarne le aspettative di vita e di farne un compagno calmo ed affettuoso.

IMPORTANZA DELLA STERILIZZAZIONE

1) Statisticamente i gatti sterilizzati vivono circa il doppio dei gatti interi 16 anni contro 8 circa. Numerose sono le cause:

  • un gatto sterilizzato ha meno tendenza a fuggire e quindi meno probabilità di essere investito;
  • le ferite da morso e i graffi che si procurano durante le zuffe sono meno frequenti, come il rischio di contrarre malattie contagiose quali ad es. la leucemia felina e l'immunodeficenza felina;
  • le infezioni uterine e i tumori mammari diventano rari nelle gatte sterilizzate.

2) I gatti interi e le gatte in calore marcano il loro territorio con depositi di urina maleodoranti. Questo comportamento cessa nella maggior parte dei gatti steriklizzati, come anche i mugolii emessi dalle gatte durante i calori.

 Il vostro veterinario è il solo qualificato per informarvi sull'età la modalità di sterilizzazione da scegliere e per raccomandarvi un'alimentazione appropriata; chiedeteci un consiglio!

Nel linguaggio corrente, il termine gatto castrato o gatto sterilizzato si applica sia a un maschio che a una femmina che abbiano subbito un intervento chirigico con lo scopo di mpedire la riproduzione.

Gatta, si consiglia la sterilizzazione definitiva, intervento chirirgico detto ovarioisterectomia che consiste nell'asportazione delle ovaie e dell'utero della gatta. L'intervento  praticato sull'animale giovane permette di evitare rischi di infezioni all'utero e di ridurre al minimo l'incidenza di tumori mammari.

Gatto, la sterilizzazione definitiva consiste nell'asportazione dei testicoli.

Si consiglia sterilizzare il proprio gatto prima della pubertà, intorno al 6 mese.

La sterilizzazione è un intervento chirorgico realizzato in anestesia generale (èl necessario tenere a digiuno l'animale pima dell'intervanto per almeno 12 ore).

Al ritorno a casa la sciate il vostro gatto in un luogo calmo  e poco illuminato, l'anestesia e lo stress dell'ospedalizzazione possono spiegare il fatto che l'appetito può essere perturbato per le 48 ore successive all'intervento